- Smart. Senza distinzioni di sesso o età, chi guida una smart è sempre pericoloso per sè, ma soprattutto per gli altri e, in particolare, per me. Cambiano direzione, svoltano, si infilano come se guidassero una bicicletta, solo che se ti vengono addosso è come se guidassero un'auto. Posseduti.
- Donne giovani (o che tali si sentono) alla guida di auto sportive o alla moda. Può trattarsi di Bmw, Mercedes o delle nuove Cinquecento o Giulietta, queste tipologie di auto con al volante una donna si trasformanno nella Christine di King. Cipria, rossetti o telefonate col marito o l'amante rappresentano il grilletto di un'arma che ha nella brusca sterzata il suo colpo fatale. Vedove nere.
- Anziani in scooter o moto. Avere un altro motociclista davanti è, in genere, un sollievo, poichè dovrebbe mantenere la tua stessa andatura e porsi come avvertimento per eventuali pericoli (vedasi punti 1 e 2). I vecchi in moto puntano su questa tua tranquillità per stenderti frenando improvvisamente al verde (perchè???) o svoltando a sinistra senza mettere una freccia, salvo poi cambiare idea. Camaleonti.
- Sanpietrini. Se asciutti ti danno la sensazione di aver cambiato mezzo ed età: in bicicletta su uno sterrato di campagna. Se bagnati ciò che cambia sono luogo e classe zoologica: un anfibio ai margini di una palude, pronto a scivolare per una ventina di metri. Jumanji.
- Venditori di fazzoletti, mendicanti et similia. Lavorano, con un contratto a provvigioni, per le carrozzerie vicino al loro incrocio. Non li ho mai visti vendere un fazzoletto o ricevere un euro, ma più volte, per evitarli, ho rischiato voli non pindarici. Cucù.
AV