29/08/11

Del meglio del nostro peggio

E finalmente giunse il tempo in cui Tremonti disse qualcosa che possa essere integralmente condivisibile! Difatti, alla chiusura del meeting di CL di ieri, il Ministro ha dichiarato con forza, e non è neanche la prima volta, della necessità di rilanciare gli Eurobond come strumento di stabilità e di crescita dell'area comunitaria. Come non essere d'accordo? Gli Eurobond, in qualsiasi salsa, potrebbero essere contemporaneamente uno stimolo economico e politico per riprendere il discorso dell'integrazione europea. E non sembra un caso che ciò accada dopo la proposta sul tema avanzata la settimana scorsa da Romano Prodi e già accolta da illustri economisti come, un nome per tutti, Joseph Stiglitz, premio Nobel per l'economia nel 2001 e già consigliere economico del governo Clinton (quindi non il solito economista prettamente teorico). Unica nota dolente è il sapere, sarebbe eccessivo pensare che Tremonti abbia fatto questa proposta in uno slancio europeista, che tale volontà nasce probabilemente dalla crescente consapevolezza del governo circa l'inefficacia delle misure della manovra, che, per quanto possa tagliare, trova dei limiti intrinseci nel fato d'essere di per sè fortemente depressiva. Proprio in quest'ambito entrerebbero in gioco gli eurobond, che, a detta di molti, dovrebbero servire innanzitutto a finanziare misure infrarstrutturali che possano fungere da volano per una ripresa economica che non pare poter essere ulteriormente postergata.

AV

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