20/12/11

Forminchioni

Se fossi lombardo mi vergognerei (ma non posso esimermi da vergognarmi come italiano), ma come può essere 4 (QUATTRO?!) volte presidente della regione questo qui:




AV


I lati opposti di una sfera

"Il  Segretario del Partito Marco Rizzo e il Responsabile esteri Alfonso Galdi , hanno  espresso dolore e presentato le proprie condoglianze al popolo nordcoreano per la morte di Kim Jong-il,  guida della causa rivoluzionaria dell’ideologia Juche e del Partito, dell’esercito e del popolo della Repubblica Democratica Popolare di Corea."
 In questo modo il sito dei Comunisti sinsitra popolare ha salutato ieri la notizia della morte di Kim-Jong-il, dittatore da 17 anni in Corea del Nord, succeduto al padre Kim-Il-sung a sua volta dittatore dal 1948 (da domani ci sarà un altro dittatore, kim-jong-um o qualcosa di simile, che non c'è 2 senza 3). In Corea del Nord la libertà non esiste da oltre 100 anni, dal momento, cioè, in cui è divenuta protettorato giapponese nel 1905. Non che prima ce ne fosse stata in gran quantità, passando dalla sfera d'influenza russa a quella cinese. Nel 1945, infine, la Corea si liberò dall'invasore giapponese ma si divise nelle due Coree che conosciamo attualmente, quella del Sud (ormai economia emergente) e quella del Nord, tra i paesi più poveri al mondo. Difatti, la dittatura comunista, ha portato ad una totale chiusura della Corea del Nord nei confronti del resto del mondo, accentuatasi col progressivo venire meno dei regimi comunisti in giro per il globo. A questo si aggiungano le violenze che il popolo ha dovuto, e tuttora deve subire, per sottostare alle rigide regole previste dalla dittatura.
Ora, ognuno ha il diritto di esprimersi come vuole, ovviamente. Solo io mi chiedo se questi comunisti sinistra popolare, che giustamente criticano il fascismo per tutte le violenze che automaticamente porta con sé, abbiano una pallida idea di ciò che è successo in Corea del Nord negli ultimi 60 anni. Se non ce l'hanno, che si aggiornino con qualche buona lettura; se ce l'hanno, che si rendano conto del confine assolutamente labile e a tratti evanescente che li separa dai gruppi neofascisti o neonazisti di cui tanto si sente parlare in questo periodo.


AV

01/12/11

Vecchi o stupidi?

Ho letto un articolo molto interessante su LaVoce.info nel quale si parla della possibilità di introdurre una ponderazione del voto inversamente proporzionale all'età (il voto dei più giovani avrebbe un peso superiore rispetto a quello degli anziani), in modo da risolvere il problema relativo all'invecchiamento della popolazione italiana e la conseguente miopia che ne deriva. Difatti si argomenta parlando del fatto che un voto espresso da una persona più anziana favorisca idee politiche aventi impatto solamente in un prossimo futuro senza preoccuparsi del lungo periodo. A mio parere l'opinabilità di questo discorso si basa sopratutto su una questione, ovvero il fatto che molti anziani non siano così egoisti come si crede, ma che invece, tantopiù verso il termine della propria vita, vogliano lasciare qualcosa di positivo alle future generazioni.
Una ponderazione che invece ritengo più interessante, potrebbe essere quella relativa alla conoscenza o meno della materia politica e istituzionale sulla quale ci si esprime durante le tornate elettorali. La domanda che in sostanza mi pongo è la seguente: è giusto che il voto di una persona che si interessa di politica, si informa e approfondisce le questioni più importanti relative alla crescita del paese valga esattamente quanto quello di un qualsiasi ultras dell'Inter (senza nessun rispetto per quest'ultima) razzista e xenofobo solo per sentito dire, che non saprebbe rispondere a chi gli chieda il nome dell'attuale Presidente della Repubblica?


AV

09/11/11

That's all falks!

308. Sono tre cifre che Berlusconi non potrà che ricordare per il resto della sua vita. Si tratta del numero (troppo esiguo) di deputati che ieri hanno approvato il rendiconto generale dello Stato. Gli altri si sono astenuti per far passare una legge senza la quale il sistema amministrativo italiano si sarebbe semplicemente bloccato (più di quanto già non lo sia). Dopodiché Silvio, dopo le consultazioni di rito con Napolitano, ha annunciato che non ci sarà un nuovo governo ma si andrà ad elezioni anticipate a gennaio e che il candidato per il PdL sarà Angelino Alfano. Sono molto curioso, a me Alfano non sà di niente, non so da dov'è arrivato e cosa ha fatto per diventare Ministro della Giustizia in così giovane età. Lo terrò d'occhio!!



AV

24/10/11

AAA palle cercasi


Ad una domanda di un giornalista circa la fiducia che riponessero nelle parole di Berlusconi sulla pronta risposta dell'Italia alle nuove richieste dell'Ue, i presidenti di Francia e Germania, Sarkozy e Merkel, si sono lanciati uno sguardo d'intesa e poi hanno sorriso. Questo poco dopo aver accomunato la situazione italiana a quella greca (paese che ha truccato i propri bilanci per rimanere nei parametri comunitari). In questo modo credo sia stato raggiunto il punto più basso della reputazione italiana a livello internazionale da quando siamo una Repubblica. Frattini ha avuto anche il coraggio di prendersela con Sarkozy. Io, invece, non ho il coraggio di prendermela con Frattini; non è colpa sua, anzi, probabilmente è più colpa mia, che sua. La mia colpa è quella di non essere sceso in piazza nemmeno una volta negli ultimi mesi, per andare a Montecitorio e pretendere le dimissioni di questo governo con la forza. Ovviamente non potevo farlo da solo, ma nessuno ci sta provando, nemmeno io. Se siamo in questa situazione, con questo governo che ci rende ridicoli davanti a tutto il mondo, esponendoci ancor di più alle mire degli speculatori internazionali, è solo colpa nostra. Ce lo meritiamo perché siamo un popolo evidentemente senza attributi. Me compreso.




AV

21/10/11

H2O

Basta così poco per bloccare la capitale di uno dei paesi più industrializzati del mondo. Un pò d'acqua. Ieri mattina a Roma è piovuto un bel pò, un paio d'ore di acquazzone seguite da un pò di pioggerellina quì e là sono ciò di cui mi sono accorto. Il risultato è stata la mia personale impossibilità di raggiungere il posto di lavoro. Mia come di altre 2 persone che lavorano con me sulle 6 che siamo in totale; in pratica la metà di noi non è andato a lavorare (e poi tolgono le festività per recuperare punti di PIL). E non è che non ci abbiamo provato. Io sono entrato in macchina alle 8, ma alle 11 ero nemmeno a metà strada (a S.Giovanni) bloccato nel traffico e ho deciso di chiamare in ufficio per dire che sarei tornato a casa. I miei colleghi hanno provato ad andare a prendere la metro; ma era chiusa e i bus sostitutivi praticamente inesistenti. Sembra che l'allerta meteo sia stata data venerdì scorso al Comune di Roma, che prontamente ha reagito con una settimana di ritardo chiedendo lo stato di calamità naturale . Sabato scorso non hanno saputo gestire un corteo e ieri un acquazzone. Speriamo che ai barboni non venga la diarrea.


AV

10/10/11

Umberto Wallace

I punti in comune tra Umberto Bossi e Bravehearth, che pensavo si fermassero al solo desiderio d'indipendenza del proprio territorio, in realtà travalicano i confini geografici fino ad arrivare ad un aspetto molto importante del carattere del leader del carroccio: l'impavidità. Difatti il coraggio certamente non gli manca e lo ha pubblicamente dimostrato ieri, quando, a seguito del parapiglia generatosi durante un Congresso a Varese in cui ha difatto imposto come segretario provinciale un suo fedelissimo (tal Maurilio Canton, sindaco di Cadrezzate), è riuscito a dire:"Ho allevato i miei figli per essere leghisti e hanno avuto gravi difficoltà nella vita". Ora, che crescendo un figlio leghista questi possa avere gravi difficoltà, nessuno può nutrire alcun dubbio (quanto può essere traumatizzante sentir parlare Borghezio è ancora al vaglio dei migliori psicologi). Nel caso di specie, tuttavia, le più aspre difficoltà che Renzo Bossi ha dovuto affrontare sembra siano stati gli esami di maturità (ripetuti 3 volte), dal momento che, una volta riuscito in una così ardua impresa, gli è stato difatto regalato uno stipendio di 12.000 euro al mese come consigliere della Regione Lombardia, alla faccia delle avversità della vita e della meritocrazia. Roma ladrona...




AV

05/10/11

A sud di Perugia

Premetto di non aver seguito le vicende relative all'omicidio di Perugia, nè i relativi atti che hanno portato, alla fine alla scarcerazione dei due ragazzi imputati, avvenuta nella serata del 3 ottobre. Non ho seguito questa come non seguo mai le vicende di cronaca nera (Sarah Scazzi, Erika e Omar, Yara e via dicendo) che sembrano appassionare tanto il mondo televisivo e giornalistico, ma anche l'opinione pubblica italiana. Probabilmente è questa mia scarsa attenzione verso tali questioni che ha fatto sì che io trovassi urticante che nelle prime pagine di tutti i giornali di ieri, così come nell'edizione serale di quel programmone che è "Porta a Porta", ci fosse la foto delle lacrime di gioia della ragazza assolta per un omicidio commesso quattro anni addietro, anzichè le facce delle quattro donne (tra cui una bambina di 14 anni) morte nel crollo di un edificio a Barletta mentre lavoravano, in nero, per 4 euro l'ora. Sulle prime pagine di tutti i principali quotidiani nazionali tale evento è stato relegato ad un trafiletto a fondo pagina, accanto alle notizie sportive o alle ultime escort in voga. 
Ripeto che non sono un appassionato del genere "cronaca nera", e quindi non sono andato ad approfondire più di tanto quanto accaduto a Barletta, ma ho trovato semplicemente scandaloso un comportamento del genere da parte di tutti i principali media nazionali.


AV

04/10/11

Ec-Cessi!

Non si dica che il governo non prende provvedimenti volti a combattere gli imprevisti che ostacolano il benessere del nostro Paese! Per evitare, quindi, il ripetersi di eventi come quello accaduto il 15 settembre scorso, in cui una seduta della Camera dei Deputati venne sospesa per puzza, all'interno dei nuovi Ministeri di Monza il bagno che verrà installato sarà a prova di bomba, dal momento che il costo stimato è di ben 38.000 euro. Teniamo presente che, per un comune cittadino medio, la ristrutturazione del bagno di casa costa attorno ai 4.000 euro.




AV

29/09/11

Saltimbanchi(talia)

La situazione è diventata paradossale! Non sembrano sufficienti i problemi che il Paese si trova ad affrontare a causa (anche) di un governo fragile che non pare in grado di ristabilire la fiducia dei mercati sul sistema economico italiano. Infatti, da un paio di giorni a questa parte, Berlusconi e Lega hanno trovato un nuovo motivo di scontro nella nomina del nuovo Governatore della Banca d'Italia. Partendo dal fatto che non conosco i due contendenti, Saccomanni e Grilli, c'è da dire che le dichiarazioni di Bossi in favore di quest'ultimo hanno fatto impennare le mie personali preferenze in favore di Saccomanni (proprio perché non è di Milano!!). Intanto, Tito Boeri su LaVoce.info ha sviluppato un'analisi molto interessante riguardante le conseguenze delle dichiarazioni del governo sull'andamento del famoso "spread" tra titoli di stato italiani e tedeschi. L'analisi è corredata da un confronto con l'andamento del medesimo indicatore per quanto riguarda la Spagna.




AV

23/09/11

Pericle

Giusto ieri abbiamo avuto un'altra prova della situazione della democrazia italiana, con il salvataggio di Marco Milanese da parte della maggioranza. Inoltre il pdl è riuscito nell'impresa di criticare Tremonti per non aver partecipato alla votazione, per ovvie ragioni di opportunità. Lungi da me voler elogiare il ministro, che in un paese normale si sarebbe dimesso il giorno dell'uscita della notizia che "qualcuno" gli pagava l'affito della sua abitazione romana, ma bisogna riconoscere questo atto di coerenza (una parola scomparsa dal vocabolario di Montecitorio) da parte sua. Intanto questa situazione mi ha fatto ripensare al  "Discorso agli ateniesi", tenuto nel 461 a.C. da Pericle (statista* ateniese), che ho sentito recitare da Paolo Rossi qualche anno addietro. Incredibile l'attualità di tale testo, che ha appena 2500 anni.



"Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così."


*sottolineo che con "statista" intendo una persona che abbia fatto qualcosa per contribuire all'arricchimento dello Stato, non che abbia usato lo Stato per arricchire sé stesso.

AV

21/09/11

La sirenetta

Da più parti e a gran voce si chiedono le dimissioni del Capo del Governo per lasciare spazio a quella che potrebbe essere una nuova fase, seppur transitoria, della vita politica del Paese. Oggi tali richieste arrivano, in modi molto differenti e comunque molto "soft", dalle pagine di Corriere e Sole24Ore, a seguito del taglio del rating avvenuto ieri, che ha gettato nuova luce sull'incapacità del governo di dare risposte concrete alla crisi, che non siano solo di tipo restrittivo, ma che lascino anche un margine ad una futura crescita che al momento pare sempre più lontana. Proprio in relazione alla crescita c'è stato, ieri, anche l'intervento della Marcegaglia, che invece ha chiesto risposte rapide alle istituzioni governative, dando, come unica alternativa, le immediate dimissioni dell'esecutivo in modo da salvare il salvabile. Dal suo canto, Berlusconi non sembra affatto intenzionato a cedere e, dopo aver rispoto in malo modo a S&P, tacciata di aver espresso giudizi di carattere puramente politico, non ha ancora degnato di replica gli interlocutori interni al Paese che gli chiedono di fare un passo indietro. Malgrado la situazione sia ormai drammatica, il nostro continua ad agitare fantasmi di cospirazioni mediatiche addirittura di carattere internazionale, come un pesce appena pescato che sbatte all'interno del secchio del pescatore.  Finirà per mancargli del tutto l'ossigeno.


AV

20/09/11

I bolscevichi di Standard & Poor's

L'agenzia di rating Standard e Poor's durante la notte ha tagliato il rating dell'Italia da A+ ad A. Le motivazioni date dall'agenzia sono due: scarse prospettive di crescita e fragilità del governo che non si ritiene essere capace di prendere misure atte ad affrontare le conseguenze della crisi. Tutte cose che in Italia già sapevamo, ma che ora rischiano di mettere in serio pericolo la tenuta finanziaria del nostro Paese, in quanto diverrà ancor più complicato reperire liquidità sui mercati internazionali. La risposta del nostro governo è stata la solita, ma proprio per questo ancora più incredibile del solito. In una nota di Palazzo Chigi si legge, infatti, un attacco a Standard & Poor's, accusata di aver tagliato il rating sulla base delle notizie che questi giorni circolano sui giornali. Questa pare un'ulteriore prova dell'allontanamento dalla realtà da parte della classe politica che governa questo Paese. A loro non sembra strano che sui giornali escano ogni giorno, in un momento economicamente così delicato, notizie sulle escort varie di Berlusconi e sui vaneggiamenti secessionisti di Bossi. Piuttosto si lamentano del fatto che un'agenzia di rating faccia il proprio lavoro attingendo a tutte le fonti possibili. Ci manca solo che dicano che alla S&P sono dei comunisti!!!


AV

19/09/11

Non hai l'età

Umberto Bossi, a poche ore dal suo settantesimo compleanno ha riattaccato con la solita cantilena che l'ha reso famoso e della quale non sentivamo affatto la mancanza. Come risentire "Felicità" di Al Bano, ieri il senatùr, con accanto il fido trota e forse qualche altro familiare travestito da politicante, ci ha fatto riascoltare il suo più grande successo: "Vogliamo la secessione!". Oltre all'ovvio anacronismo che una tale dichiarazione dimostra, in un momento in cui le preoccupazioni del governo dovrebbero riguardare la tenuta economica del paese, le parole di Bossi mi hanno anche messo una certa tristezza. Sembra, o almeno mi piace vederlo in questo modo, di assistere al "canto del cigno" di una classe politica ormai in caduta libera: Bossi parla di secessione, Berlusconi di escort e il Pd di niente. Mi auguro che siano i segnali, messi l'uno accanto all'altro, di un cambiamento vero nella politica del nostro Paese, che ne ha davvero bisogno. Intanto inesorabilmente ci avviciniamo a quel 2012 in cui i Maya vedevano la fine del mondo e che per tanti potrebbe essere momento di grandi sconvolgimenti, io non chiedo tanto, ma se l'Era dell'Acquario portasse un ricambio generazionale sarebbe grasso che cola!




AV

Il 19 settembre...

... del 1943 è un triste giorno per il nostro Paese, in quanto avviene uno dei primissimi episodi di ritorsione nei confronti della popolazione civile da parte del sistema repressivo tedesco in risposta alle azioni partigiane italiane. In questo giorno, difatti, a Boves, in provincia di Cuneo, i militari tedeschi massacrano 32 persone in risposta all'uccisione di un soldato tedesco da parte della formazione partigiana del paese (una delle prime in Italia).

15/09/11

Povera patria

La crisi di debito che sta coinvolgendo l'Unione Europea non accenna a placarsi. Lo conferma innanzitutto la volatilità degli indici di borsa, che fanno segnare oggi un picco e domani un baratro. Tra gli  Stati con i maggiori problemi spicca, ovviamente, l'Italia in quanto Paese fondatore della Comunità Europea, con un debito pubblico secondo solo a quello greco. La risposta del governo italiano, tramite la manovra in questi giorni al vaglio del Parlamento, appare tardiva, miope e iniqua.
Tardiva dal momento che, dopo la crisi finanziaria del 2008 che ha mostrato i suoi effetti sull'economia reale durante il 2009, si è avuto l'intero 2010 per pianificare misure di rientro atte a ridurre un deficit cresciuto per fare ripartire il Paese. Ma durante il 2010 in Italia si era troppo occupati dalle vicende personali di Berlusconi e delle sue escort per poter pensare a qualcosa di serio.
Miope in quanto non guarda al dopodomani, dal momento che, se anche si riuscisse ad uscire da questa crisi senza fallire, le ripercussioni per la crescita sarebbero enormi. L'aumento Iva provocherà una diminuzione della domanda che si ripercuoterà su una contrazione nella produzione e, probabilmente, in un'ulteriore flessione dell'occupazione. Difatti le stime di Confindustria per il 2012 prevedono una crescita del Pil attorno allo 0,2%.
Iniqua dal momento che l'introduzione dell'Iva graverà su tutti i contribuenti, che il contributo di solidarietà è stato ridotto a lumicino e che i tanto sbandierati tagli alla politica (dall'abolizione delle province alla diminuzione dello stipendio dei parlamentari) sono stati rimandati a data da destinarsi, come nella migliore tradizione italiana.



AV

Il 15 settembre...

...del 1830 viene inaugurata la prima ferrovia che collega due città, ovvero Liverpool e Manchester. Inizialmente destinata al solo traffico merci, dopo solo un anno il traffico passeggeri era divenuto di gran lunga il più importante, cambiando radicalmente il modo di viaggiare nel mondo.
...del 1864 viene stipulata la Convenzione di Settembre, tra i cui punti è previsto il trasferimento della Capitale d'Italia da Torino a Roma.

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14/09/11

Il 14 settembre...

... del 1960 nasceva l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC, ovvero Organization of the Petroleum Exporting Country) con sede a Ginevra (poi spostata a Vienna) di cui fanno parte paesi africani, medio-orientali e sudamericani. Tali Stati controllano circa il 78% delle riserve mondiali accertate di petrolio e, tramite sforzi coordinati, cercano di regolare la produzione e il prezzo del greggio.

AV

13/09/11

Il 13 settembre...

... del 1985 esce in Giappone Super Mario Bros, che segna l'inizio dell'era Nintendo nei videogiochi e la fine della mia vita sociale da bambino non appena abile nel prendere in mano il joypad!

Prima o poi proverò a fare questo:

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12/09/11

Il 12 settembre...

...del 1990 è una data storica per il Vecchio Continente, in quanto in tale giorno venne firmato il "Trattato sullo stato finale della Germania", negoziato tra Repubblica Federale di Germania, Repubblica Democratica Tedesca, Francia, Regno Unito, Stati Uniti ed Unione Sovietica. Tale Trattato, firmato a Mosca, prevedeva che le quattro potenze straniere rinunciassero ai diritti posseduti sulla Germania e sulla città di Berlino. Tale firma spianò la strada alla riunificazione tedesca, avvenuta il 3 ottobre dello stesso anno.

AV

07/09/11

Molto rumore per nulla

Si potrebbe intitolare così l'opera compiuto in questi mesi dal nostro governo in merito alla manovra finanziaria correttiva. In comune con l'opera scritta da Shakespeare ha innanzitutto i toni di una vera tragicommedia, dove la tragedia è l'andamento e la credibilità dell'economia italiana, mentre la commedia è data dalle decisioni altalenanti e talvolta farsesche prese da chi ci governa. Altro punto in comune sta appunto nell'esagerazione dei tanti proclami sui tagli della politica, lotta agli sprechi e togliere ai ricchi per dare ai poveri, finiti (sembra) in un aumento dell'Iva di un punto percentuale e in un minicontributo del 3% sui redditi superiori ai 300.000 euro. In tal modo, l'aliquota standard Iva (unica toccata dalla norma, almeno per ora) sale al 21% e così il contributo di solidarietà lo forniranno un pò tutti (basta che ti si rompa il televisore o che tu voglia bere a cena un bicchiere di vino). Il vero contributo di solidarietà, quello che avrebbero dovuto pagare tutti coloro che hanno redditi alti, lo pagano invece solo le 34000 persone che dichiarano (non guadagnano, concetti da tenere ben separati) più di 300.000 euro, con un'aliquota del 3% sullo sforamento da tale tetto. Ciò significa che, chi dichiara 320.000 euro, pagherà 600 euro di contributo.
A chi andrà meglio? Agli astemi che guadagnano 301.000 euro ma ne dichiarano 299.000 a cui non si romperà il televisore.


AV

Il 7 settembre...

...è un giorno con un significato intenso, ancor più nell'anno delle celebrazioni del 150° dall'Unità d'Italia. In questa data del 1706, infatti, terminava l'assedio franco-spagnolo nei confronti di Torino durato 117 giorni, cominciato nell'ambito della lotta per la successione al trono di Spagna. I trattati firmati a seguito di quest'assedio portarono alla proclamazione di Vittorio Amedeo II, duca di Savoia, primo re della sua dinastia. Ancor più importante ciò che avvenne il 7 settembre del 1860, data in cui Giuseppe Garibaldi, assieme ai suoi Mille, entrò trionfalmente a Napoli, abbandonata da re Francesco II Borbone, ultimo re del Regno delle Due Sicilie.

AV

06/09/11

Come Wilf Cooper e John Whittemore

Ma si può? Si può, si può. Anzi, loro possono. Wilf Cooper, affascinante runner di Bristol, novanta anni non li dimostra affatto. E venti anni fa ha pure avuto un infarto, ma lui ha continuato a correre e continua a farlo, anche se ora si accontenta delle "maratonine" e fino a qualche giorno fa doveva pure nascondere il suo hobby alla cara moglie .
E poi c'è John Whittemore. Vabbé, lui è passato a miglior vita (sarà vero?), ma ci ha messo 105 anni e poco prima del suo ultimo compleanno si è guadagnato il titolo di atleta più vecchio del mondo cimentandosi nel lancio del disco e del giavellotto e prima di farlo ci ha messo pure dell'ironia. "If I don't drop it on my foot, I set a world record!"
Dulcis in fundo, c'è Bette Calman che a 85 anni pratica ancora yoga a testa in giù. 
Che dire? Io sono senza parole e provo solo un po' di invidia (nella speranza che mi serva per poter fare yoga a testa in giù e correre mezze maratone a 100 anni).

AG

Il 6 settembre...

...del 1522 una delle navi di Ferdinando Magellano ritorna in Spagna, precisamente a Sanlucar de Barrameda, diventando la prima nave ad aver circumnavigato il globo. Auguri, inoltre, a Dolores O'Riordan, leader dei The Cranberries!




AV

05/09/11

Lo "spread"

Da circa tre mesi a questa parte si parla spesso della crescita dello spread come di un indicatore che dimostra la crisi del debito italiano, ma di cosa si tratta?
Lo "spread" (che in inglese significa ampiezza o distanza) è in questo caso un termine utlizzato per descrivere la differenza di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi (anche se è applicabile a qualsiasi coppia di titoli). Dato che i titoli di Stato tedeschi sono tuttoggi i più sicuri sul mercato, un aumento di quest'indice sta a significare che lo Stato italiano sarebbe disposto a pagare maggiormente il denaro preso a prestito mediante l'emissione di BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) rispetto allo Stato tedesco. Ciò vuol dire, a sua volta, che chi investe in titoli di Stato italiani corre un rischio superiore di quello che correrebbe investendo in titoli tedeschi e tale differenza di rischio è indicata proprio dallo spread. In questo momento lo spread è arrivato attorno ai 360 punti, per cui chi oggi dovesse ipoteticamente.decidere di investire nei titoli italiano anziché nei Bund tedeschi, potrebbe, a scadenza, riportarsi a casa i soldi con un interesse del 3,6% più elevato.

Il 5 settembre...

...è il giorno in cui, secondo gli storici, avvenne la definitiva caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C..Si tratta, infatti, del giorno in cui Odoacre, re delle genti germaniche, catturò Romolo Augusto, l'ultimo imperatore, a Ravenna e lo relegò in un castello della Campania. Risulta curioso notare come oggi questo giorno apra la settimana che terminerà con il decennale dalla strage delle Torri Gemelle di New York, che ad alcuni appare essere il simbolo della caduta del moderno "Impero economico americano" sotto i colpi delle nascenti potenze economiche orientali.

AV

30/08/11

The new deal

Ce l'hanno fatta! Dopo interminabili ore passate a discutere quali fossero le strategie migliori da adottare per trovare i soldi necessari a dare solidità a questa benedetta manovra, sono riusciti a mettersi tutti d'accordo! Beh, non credo sia stato così difficile, ho l'impressione che per prendere tali decisioni gli sia bastato guardare innanzitutto ai propri interessi o poco più in là. Credo che sia andata pressapoco così: sul contributo di solidarietà saltato: "e che facciamo, tassiamo un pò di più per un paio d'anni i più ricchi? naaaaa!". Sul salvataggio dei piccoli comuni: "e dove li mettiamo tutti i trombati che prima andavano a riempire le file delle province? Almeno gli facciamo fare il sindaco in qualche paesino!". E sui risultati di queste due decisioni: "E allora da dove li prendiamo i soldi? Molto semplice: innanzitutto posticipiamo di circa 4 anni la pensione di un bel pò di gente elminando [retroattivamente] il computo del riscatto degli anni di laurea e di militare da quelli di lavoro; poi mettiamo in campo una non meglio precisata misura anti-elusione e riduciamo i vantaggi fiscali alle cooperative (possibilmente rosse!)." E quindi?

Il contributo di solidarietà, così come previsto fino a ieri, prevedeva un'aliquota del 5% da applicarsi sulla parte eccedente redditi superiori ai 90000 euro e del 10% per la parte eccedebte redditi superiori a 150000.  Questo significava, ad esempio, che chi ha un reddito di 91000 euro avrebbe dovuto pagare il 5% dei 1000 in eccedenza, ovvero 50 euro. Chi ha un reddito di 151000 euro avrebbe dovuto pagare il 5% dei 60000 in eccedenza al reddito di  90000 (ovvero 3000 euro) più il 10% dei 1000 in eccedenza sui 150000 (altri 100 euro), ovvero un totale di 3100 euro, qualcosa che, chi ha un reddito di 151000, sebbene con qualche rodimento, si sarebbe potuto permettere. Ovviamente le cifre più grosse le avrebbero pagate i redditi più alti: un reddito da 1 milione di euro avrebbe pagato 88000 euro, uno da dieci milioni 988000 euro, cifre indubbiamente altissime, ma che non avrebbero intaccato più di tanto lo standard di vita di questi pochi eletti. Questo contributo avrebbe fruttato, nei 3 anni di applicazione 3,8 miliardi di euro.

I tagli agli enti locali, sommati alla Robin Tax (addizionale IRES sulle società che operano nei settori energetici), avrebbero avuto un valore di circa 3 miliardi di euro. Di queste misure è rimasta solo l'obbligo, da parte dei piccoli comuni, di gestire i servizi in forma associata.

L'unica misura quantificabile attuata per compensare questi tagli sui tagli è quella sulle pensioni di anzianità, che vengono quindi posticipate. Tale misura vale, infatti, 1,5 miliardi di euro. Per quanto non si possa non essere d'accordo sulla necessità di alzare l'età pensionabile, il modo non appare quello giusto. Infatti il riscatto degli anni di laurea è stato pagato da molta gente profumatamente, proprio per poter andare in pensione non prima, ma in linea con chi ci và senza aver studiato. In parole povere: perchè un impiegato laureato deve andare in pensione a 63 anni, mentre il suo collega diplomato ci può andare a 58?

Per quanto riguarda le altre due misure di riequilibrio,  riguardanti norme antielusione e cooperative, non ci sono stime ufficiali sul loro valore, nè si capisce come, effettivamente, queste misure verranno poste in essere.

AV

29/08/11

Del meglio del nostro peggio

E finalmente giunse il tempo in cui Tremonti disse qualcosa che possa essere integralmente condivisibile! Difatti, alla chiusura del meeting di CL di ieri, il Ministro ha dichiarato con forza, e non è neanche la prima volta, della necessità di rilanciare gli Eurobond come strumento di stabilità e di crescita dell'area comunitaria. Come non essere d'accordo? Gli Eurobond, in qualsiasi salsa, potrebbero essere contemporaneamente uno stimolo economico e politico per riprendere il discorso dell'integrazione europea. E non sembra un caso che ciò accada dopo la proposta sul tema avanzata la settimana scorsa da Romano Prodi e già accolta da illustri economisti come, un nome per tutti, Joseph Stiglitz, premio Nobel per l'economia nel 2001 e già consigliere economico del governo Clinton (quindi non il solito economista prettamente teorico). Unica nota dolente è il sapere, sarebbe eccessivo pensare che Tremonti abbia fatto questa proposta in uno slancio europeista, che tale volontà nasce probabilemente dalla crescente consapevolezza del governo circa l'inefficacia delle misure della manovra, che, per quanto possa tagliare, trova dei limiti intrinseci nel fato d'essere di per sè fortemente depressiva. Proprio in quest'ambito entrerebbero in gioco gli eurobond, che, a detta di molti, dovrebbero servire innanzitutto a finanziare misure infrarstrutturali che possano fungere da volano per una ripresa economica che non pare poter essere ulteriormente postergata.

AV

25/08/11

E lo chiamano sciopero

Alla fine non si giocherà. La prima giornata di serie A è ormai quasi certamente slittata, dopo che la riunione di oggi, con risolutivo intervento del "sempreverde" Abete, è andata a finire con un buco nell'acqua. Quindi sabato e domenica niente calcio. Per settimane si è parlato di questo sciopero dei calciatori e fino a ieri tutta l'Italia si è indignata poichè, nella condizione economica in cui versa il nostro paese, sembrava quantomeno anacronistico che dei milionari, il cui lavoro è per definizione un gioco, decidessero di scioperare. Tutta l'Italia, dicevo, fino a ieri era indignata. Ma solo fino ad ieri poichè, proprio ieri, è uscito un articolo su Repubblica di tal Fabrizio Bocca, in cui  il giornalista spiega, con tanto di elenco numerato, le ragioni per cui sarebbe "nazional popolare" chiamare sciopero lo slittamento della prima giornata di serie A. Ma io chiedo al giornalista: ma secondo lei, se io lavoro dal lunedì al venerdì per 45 ore senza che mi venga pagato alcuno straordinario, avrò il diritto di incazzarmi e chiamare SCIOPERO questa situazione, avendo aspettato questo weekend da tre mesi(dopo aver dovuto guardare amichevoli contro squadre sconosciute dell'America Centrale alle quattro di mattina e Udinese-Arsenal come fosse Italia-Germania) per poter guardare una partita seduto sulla poltrona, colla panza di fuori ed una birra in mano nella più nazionalpopolare delle italiche figure? Ecchèccazzo.

AV

24/08/11

Il veggente

A guardare come stanno andando le cose in Europa si potrebbe arrivare a dire, con più di un pizzico d'ironia, che forse Adolf Hitler volesse solo accelerare i tempi. Il folle sogno del fuhrer era infatti quello di vedere riunita l'intera Europa sotto la bandiera tedesca e, a parte (fortunatamente) la questione della razza ariana destinata a dominarla, sembra che tale sogno si stia lentamente realizzando. Economicamente, infatti, sembra ormai evidente il predominio tedesco sul Vecchio Continente, di fatto guidato dalle decisioni della Bundesbank, che fà sembrare la Banca Centrale Europea una sua appendice anzichè il contrario. L'ultima prova del controllo della Germania sull'economia comunitaria è datata 16 agosto, allorquando il duo Merkel-Sarkozy (i cui rapporti di forza sono ben descritti dalla dimensione dei caratteri), ha di fatto negato la possibile creazione degli Eurobond, per paura che Francia e Germania debbano pagare i debiti di altri paesi. Aldilà delle ripercussioni economiche di tale decisione, dovute al fatto che tali strumenti permetterebbero, a detta di molti, di aumentare l'unità, la stabilità e la crescita dell'Unione Europea, risultano evidenti gli effetti politici di tali dichiarazioni. Germania e Francia, infatti, sembrano ormai un corpo estraneo all'Unione Europea e agli Stati, tra cui gli altri paesi fondatori come la stessa Italia, che la compongono. Di più, ed è la cosa che suona più grave, sembrano non credere più nella possibilità di una crescita dell'integrazione all'interno della stessa, dopo essere state tra le nazioni promotrici, grazie a personaggi come Monnet ed Adenauer (ma occorre non dimenticare i contributi dei nostri Spinelli e De Gasperi), della sua creazione e della sua crescita. Il coraggio non è mai stata una delle principali doti del popolo tedesco (c'hanno messo 28 anni ad abbattere un muro che divideva la loro capitale, mettetelo a Roma un muro accanto al Colosseo, i romani se lo mangiano, non fossaltro che perchè gli blocca il traffico!), avremmo tuttavia scommesso su una maggiore lungimiranza.

AV

10/08/11

Lo scudetto dei prescritti

Vorrebbero sedersi intorno ad un tavolo per porre fine alle tensioni che provoca il parlare ancora di calciopoli. Si siedano pure, ma non pensino di farlo prima che tutti abbiano chiarito le proprie posizioni a proposito di quanto è successo nel 2006. In fondo a richiederlo non è il presidente della Juventus Andrea Agnelli, né tanto meno un gruppo di suoi ultras facinorosi; a ben vedere la richiesta nasce dalla relazione del procuratore federale Stefano Palazzi in merito all'archiviazione, per prescrizione della richiesta della Juventus per l'assegnazione dello scudetto del 2006. All'interno della stessa, Palazzi ha rilevato "un illecito sportivo dell'Inter e comportamenti di Giacinto Facchetti atti ad assicurarsi dei vantaggi". Tra le motivazioni, lo stesso procuratore federale parla di "una serie di condotte che sia pur con rilevanti diversità e variazioni di sfumatura, gradazione, intensità e connotazione, e in definitiva di gravità, appare omogenea a quelle già evidenziare dai precedenti procedimenti celebrati nell'ambito della cosidetta Calciopoli".
Alla luce di tutto questo è improponibile, ora come ora, sedersi attorno ad un tavolo senza prima aver chiarito. non stupisce che siano concordi le altre squadre, Milan in primis, che da calciopoli non poteva chiedere di meglio, essendo a tuttoggi una società non più processabile in quanto già stata condannata, seppur con delle sanzioni talmente ridicole da darle la possibilità, l'anno successivo di partecipare e vincere (con pieno merito sportivo in quella stagione) la Champions League.


 
Il video della conferenza stampa di A.Agnelli del 10/8/2011 a Roma




AV

09/08/11

Pulping my country


"Ezechiele, 25:17. Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che, nel nome della carità e della buona volontà, conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è, in verità, il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare, e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore, quando farò calare la mia vendetta sopra di te!"



07/08/11

Le parole sono pietre

Il  nome di questo blog deriva dalle infinite ore passate ad ascoltare le lezioni di Economia Politica del mio primo anno di Università, in cui la docente usava tale espressione ogni qualvolta le venisse posta una domanda in termini non corretti. Esso nasconde due significati principali ben precisi. Le parole sono pietre in quanto hanno un peso enorme, giacché rimangono per sempre nella memoria di chi le ha lette o ascoltate e per questo non possono essere rigirate a proprio piacimento da chi le ha pronunciate. Ma le parole sono anche "sassi precisi e aguzzi pronti da scagliare", per citare Bersani (Samuele, dei due quello non urticante), e per questo vanno scelte e indirizzate con cura.


Questo blog non avrà un tema preciso perché le penne che vi scriveranno saranno due, molto diverse e ognuno avrà i suoi temi preferiti. Il nome di questo blog dice tutto e niente; forse lo abbiamo scelto per questo. E ci serviremo delle parole, più o meno pesanti che siano, per giustificare i nostri pensieri, o almeno ci proveremo.