29/09/11

Saltimbanchi(talia)

La situazione è diventata paradossale! Non sembrano sufficienti i problemi che il Paese si trova ad affrontare a causa (anche) di un governo fragile che non pare in grado di ristabilire la fiducia dei mercati sul sistema economico italiano. Infatti, da un paio di giorni a questa parte, Berlusconi e Lega hanno trovato un nuovo motivo di scontro nella nomina del nuovo Governatore della Banca d'Italia. Partendo dal fatto che non conosco i due contendenti, Saccomanni e Grilli, c'è da dire che le dichiarazioni di Bossi in favore di quest'ultimo hanno fatto impennare le mie personali preferenze in favore di Saccomanni (proprio perché non è di Milano!!). Intanto, Tito Boeri su LaVoce.info ha sviluppato un'analisi molto interessante riguardante le conseguenze delle dichiarazioni del governo sull'andamento del famoso "spread" tra titoli di stato italiani e tedeschi. L'analisi è corredata da un confronto con l'andamento del medesimo indicatore per quanto riguarda la Spagna.




AV

23/09/11

Pericle

Giusto ieri abbiamo avuto un'altra prova della situazione della democrazia italiana, con il salvataggio di Marco Milanese da parte della maggioranza. Inoltre il pdl è riuscito nell'impresa di criticare Tremonti per non aver partecipato alla votazione, per ovvie ragioni di opportunità. Lungi da me voler elogiare il ministro, che in un paese normale si sarebbe dimesso il giorno dell'uscita della notizia che "qualcuno" gli pagava l'affito della sua abitazione romana, ma bisogna riconoscere questo atto di coerenza (una parola scomparsa dal vocabolario di Montecitorio) da parte sua. Intanto questa situazione mi ha fatto ripensare al  "Discorso agli ateniesi", tenuto nel 461 a.C. da Pericle (statista* ateniese), che ho sentito recitare da Paolo Rossi qualche anno addietro. Incredibile l'attualità di tale testo, che ha appena 2500 anni.



"Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così."


*sottolineo che con "statista" intendo una persona che abbia fatto qualcosa per contribuire all'arricchimento dello Stato, non che abbia usato lo Stato per arricchire sé stesso.

AV

21/09/11

La sirenetta

Da più parti e a gran voce si chiedono le dimissioni del Capo del Governo per lasciare spazio a quella che potrebbe essere una nuova fase, seppur transitoria, della vita politica del Paese. Oggi tali richieste arrivano, in modi molto differenti e comunque molto "soft", dalle pagine di Corriere e Sole24Ore, a seguito del taglio del rating avvenuto ieri, che ha gettato nuova luce sull'incapacità del governo di dare risposte concrete alla crisi, che non siano solo di tipo restrittivo, ma che lascino anche un margine ad una futura crescita che al momento pare sempre più lontana. Proprio in relazione alla crescita c'è stato, ieri, anche l'intervento della Marcegaglia, che invece ha chiesto risposte rapide alle istituzioni governative, dando, come unica alternativa, le immediate dimissioni dell'esecutivo in modo da salvare il salvabile. Dal suo canto, Berlusconi non sembra affatto intenzionato a cedere e, dopo aver rispoto in malo modo a S&P, tacciata di aver espresso giudizi di carattere puramente politico, non ha ancora degnato di replica gli interlocutori interni al Paese che gli chiedono di fare un passo indietro. Malgrado la situazione sia ormai drammatica, il nostro continua ad agitare fantasmi di cospirazioni mediatiche addirittura di carattere internazionale, come un pesce appena pescato che sbatte all'interno del secchio del pescatore.  Finirà per mancargli del tutto l'ossigeno.


AV

20/09/11

I bolscevichi di Standard & Poor's

L'agenzia di rating Standard e Poor's durante la notte ha tagliato il rating dell'Italia da A+ ad A. Le motivazioni date dall'agenzia sono due: scarse prospettive di crescita e fragilità del governo che non si ritiene essere capace di prendere misure atte ad affrontare le conseguenze della crisi. Tutte cose che in Italia già sapevamo, ma che ora rischiano di mettere in serio pericolo la tenuta finanziaria del nostro Paese, in quanto diverrà ancor più complicato reperire liquidità sui mercati internazionali. La risposta del nostro governo è stata la solita, ma proprio per questo ancora più incredibile del solito. In una nota di Palazzo Chigi si legge, infatti, un attacco a Standard & Poor's, accusata di aver tagliato il rating sulla base delle notizie che questi giorni circolano sui giornali. Questa pare un'ulteriore prova dell'allontanamento dalla realtà da parte della classe politica che governa questo Paese. A loro non sembra strano che sui giornali escano ogni giorno, in un momento economicamente così delicato, notizie sulle escort varie di Berlusconi e sui vaneggiamenti secessionisti di Bossi. Piuttosto si lamentano del fatto che un'agenzia di rating faccia il proprio lavoro attingendo a tutte le fonti possibili. Ci manca solo che dicano che alla S&P sono dei comunisti!!!


AV

19/09/11

Non hai l'età

Umberto Bossi, a poche ore dal suo settantesimo compleanno ha riattaccato con la solita cantilena che l'ha reso famoso e della quale non sentivamo affatto la mancanza. Come risentire "Felicità" di Al Bano, ieri il senatùr, con accanto il fido trota e forse qualche altro familiare travestito da politicante, ci ha fatto riascoltare il suo più grande successo: "Vogliamo la secessione!". Oltre all'ovvio anacronismo che una tale dichiarazione dimostra, in un momento in cui le preoccupazioni del governo dovrebbero riguardare la tenuta economica del paese, le parole di Bossi mi hanno anche messo una certa tristezza. Sembra, o almeno mi piace vederlo in questo modo, di assistere al "canto del cigno" di una classe politica ormai in caduta libera: Bossi parla di secessione, Berlusconi di escort e il Pd di niente. Mi auguro che siano i segnali, messi l'uno accanto all'altro, di un cambiamento vero nella politica del nostro Paese, che ne ha davvero bisogno. Intanto inesorabilmente ci avviciniamo a quel 2012 in cui i Maya vedevano la fine del mondo e che per tanti potrebbe essere momento di grandi sconvolgimenti, io non chiedo tanto, ma se l'Era dell'Acquario portasse un ricambio generazionale sarebbe grasso che cola!




AV

Il 19 settembre...

... del 1943 è un triste giorno per il nostro Paese, in quanto avviene uno dei primissimi episodi di ritorsione nei confronti della popolazione civile da parte del sistema repressivo tedesco in risposta alle azioni partigiane italiane. In questo giorno, difatti, a Boves, in provincia di Cuneo, i militari tedeschi massacrano 32 persone in risposta all'uccisione di un soldato tedesco da parte della formazione partigiana del paese (una delle prime in Italia).

15/09/11

Povera patria

La crisi di debito che sta coinvolgendo l'Unione Europea non accenna a placarsi. Lo conferma innanzitutto la volatilità degli indici di borsa, che fanno segnare oggi un picco e domani un baratro. Tra gli  Stati con i maggiori problemi spicca, ovviamente, l'Italia in quanto Paese fondatore della Comunità Europea, con un debito pubblico secondo solo a quello greco. La risposta del governo italiano, tramite la manovra in questi giorni al vaglio del Parlamento, appare tardiva, miope e iniqua.
Tardiva dal momento che, dopo la crisi finanziaria del 2008 che ha mostrato i suoi effetti sull'economia reale durante il 2009, si è avuto l'intero 2010 per pianificare misure di rientro atte a ridurre un deficit cresciuto per fare ripartire il Paese. Ma durante il 2010 in Italia si era troppo occupati dalle vicende personali di Berlusconi e delle sue escort per poter pensare a qualcosa di serio.
Miope in quanto non guarda al dopodomani, dal momento che, se anche si riuscisse ad uscire da questa crisi senza fallire, le ripercussioni per la crescita sarebbero enormi. L'aumento Iva provocherà una diminuzione della domanda che si ripercuoterà su una contrazione nella produzione e, probabilmente, in un'ulteriore flessione dell'occupazione. Difatti le stime di Confindustria per il 2012 prevedono una crescita del Pil attorno allo 0,2%.
Iniqua dal momento che l'introduzione dell'Iva graverà su tutti i contribuenti, che il contributo di solidarietà è stato ridotto a lumicino e che i tanto sbandierati tagli alla politica (dall'abolizione delle province alla diminuzione dello stipendio dei parlamentari) sono stati rimandati a data da destinarsi, come nella migliore tradizione italiana.



AV

Il 15 settembre...

...del 1830 viene inaugurata la prima ferrovia che collega due città, ovvero Liverpool e Manchester. Inizialmente destinata al solo traffico merci, dopo solo un anno il traffico passeggeri era divenuto di gran lunga il più importante, cambiando radicalmente il modo di viaggiare nel mondo.
...del 1864 viene stipulata la Convenzione di Settembre, tra i cui punti è previsto il trasferimento della Capitale d'Italia da Torino a Roma.

AV

14/09/11

Il 14 settembre...

... del 1960 nasceva l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC, ovvero Organization of the Petroleum Exporting Country) con sede a Ginevra (poi spostata a Vienna) di cui fanno parte paesi africani, medio-orientali e sudamericani. Tali Stati controllano circa il 78% delle riserve mondiali accertate di petrolio e, tramite sforzi coordinati, cercano di regolare la produzione e il prezzo del greggio.

AV

13/09/11

Il 13 settembre...

... del 1985 esce in Giappone Super Mario Bros, che segna l'inizio dell'era Nintendo nei videogiochi e la fine della mia vita sociale da bambino non appena abile nel prendere in mano il joypad!

Prima o poi proverò a fare questo:

AV

12/09/11

Il 12 settembre...

...del 1990 è una data storica per il Vecchio Continente, in quanto in tale giorno venne firmato il "Trattato sullo stato finale della Germania", negoziato tra Repubblica Federale di Germania, Repubblica Democratica Tedesca, Francia, Regno Unito, Stati Uniti ed Unione Sovietica. Tale Trattato, firmato a Mosca, prevedeva che le quattro potenze straniere rinunciassero ai diritti posseduti sulla Germania e sulla città di Berlino. Tale firma spianò la strada alla riunificazione tedesca, avvenuta il 3 ottobre dello stesso anno.

AV

07/09/11

Molto rumore per nulla

Si potrebbe intitolare così l'opera compiuto in questi mesi dal nostro governo in merito alla manovra finanziaria correttiva. In comune con l'opera scritta da Shakespeare ha innanzitutto i toni di una vera tragicommedia, dove la tragedia è l'andamento e la credibilità dell'economia italiana, mentre la commedia è data dalle decisioni altalenanti e talvolta farsesche prese da chi ci governa. Altro punto in comune sta appunto nell'esagerazione dei tanti proclami sui tagli della politica, lotta agli sprechi e togliere ai ricchi per dare ai poveri, finiti (sembra) in un aumento dell'Iva di un punto percentuale e in un minicontributo del 3% sui redditi superiori ai 300.000 euro. In tal modo, l'aliquota standard Iva (unica toccata dalla norma, almeno per ora) sale al 21% e così il contributo di solidarietà lo forniranno un pò tutti (basta che ti si rompa il televisore o che tu voglia bere a cena un bicchiere di vino). Il vero contributo di solidarietà, quello che avrebbero dovuto pagare tutti coloro che hanno redditi alti, lo pagano invece solo le 34000 persone che dichiarano (non guadagnano, concetti da tenere ben separati) più di 300.000 euro, con un'aliquota del 3% sullo sforamento da tale tetto. Ciò significa che, chi dichiara 320.000 euro, pagherà 600 euro di contributo.
A chi andrà meglio? Agli astemi che guadagnano 301.000 euro ma ne dichiarano 299.000 a cui non si romperà il televisore.


AV

Il 7 settembre...

...è un giorno con un significato intenso, ancor più nell'anno delle celebrazioni del 150° dall'Unità d'Italia. In questa data del 1706, infatti, terminava l'assedio franco-spagnolo nei confronti di Torino durato 117 giorni, cominciato nell'ambito della lotta per la successione al trono di Spagna. I trattati firmati a seguito di quest'assedio portarono alla proclamazione di Vittorio Amedeo II, duca di Savoia, primo re della sua dinastia. Ancor più importante ciò che avvenne il 7 settembre del 1860, data in cui Giuseppe Garibaldi, assieme ai suoi Mille, entrò trionfalmente a Napoli, abbandonata da re Francesco II Borbone, ultimo re del Regno delle Due Sicilie.

AV

06/09/11

Come Wilf Cooper e John Whittemore

Ma si può? Si può, si può. Anzi, loro possono. Wilf Cooper, affascinante runner di Bristol, novanta anni non li dimostra affatto. E venti anni fa ha pure avuto un infarto, ma lui ha continuato a correre e continua a farlo, anche se ora si accontenta delle "maratonine" e fino a qualche giorno fa doveva pure nascondere il suo hobby alla cara moglie .
E poi c'è John Whittemore. Vabbé, lui è passato a miglior vita (sarà vero?), ma ci ha messo 105 anni e poco prima del suo ultimo compleanno si è guadagnato il titolo di atleta più vecchio del mondo cimentandosi nel lancio del disco e del giavellotto e prima di farlo ci ha messo pure dell'ironia. "If I don't drop it on my foot, I set a world record!"
Dulcis in fundo, c'è Bette Calman che a 85 anni pratica ancora yoga a testa in giù. 
Che dire? Io sono senza parole e provo solo un po' di invidia (nella speranza che mi serva per poter fare yoga a testa in giù e correre mezze maratone a 100 anni).

AG

Il 6 settembre...

...del 1522 una delle navi di Ferdinando Magellano ritorna in Spagna, precisamente a Sanlucar de Barrameda, diventando la prima nave ad aver circumnavigato il globo. Auguri, inoltre, a Dolores O'Riordan, leader dei The Cranberries!




AV

05/09/11

Lo "spread"

Da circa tre mesi a questa parte si parla spesso della crescita dello spread come di un indicatore che dimostra la crisi del debito italiano, ma di cosa si tratta?
Lo "spread" (che in inglese significa ampiezza o distanza) è in questo caso un termine utlizzato per descrivere la differenza di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi (anche se è applicabile a qualsiasi coppia di titoli). Dato che i titoli di Stato tedeschi sono tuttoggi i più sicuri sul mercato, un aumento di quest'indice sta a significare che lo Stato italiano sarebbe disposto a pagare maggiormente il denaro preso a prestito mediante l'emissione di BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) rispetto allo Stato tedesco. Ciò vuol dire, a sua volta, che chi investe in titoli di Stato italiani corre un rischio superiore di quello che correrebbe investendo in titoli tedeschi e tale differenza di rischio è indicata proprio dallo spread. In questo momento lo spread è arrivato attorno ai 360 punti, per cui chi oggi dovesse ipoteticamente.decidere di investire nei titoli italiano anziché nei Bund tedeschi, potrebbe, a scadenza, riportarsi a casa i soldi con un interesse del 3,6% più elevato.

Il 5 settembre...

...è il giorno in cui, secondo gli storici, avvenne la definitiva caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C..Si tratta, infatti, del giorno in cui Odoacre, re delle genti germaniche, catturò Romolo Augusto, l'ultimo imperatore, a Ravenna e lo relegò in un castello della Campania. Risulta curioso notare come oggi questo giorno apra la settimana che terminerà con il decennale dalla strage delle Torri Gemelle di New York, che ad alcuni appare essere il simbolo della caduta del moderno "Impero economico americano" sotto i colpi delle nascenti potenze economiche orientali.

AV